Cantante, attore, comico, scrittore, attore cinematografico, genio.
Groucho Marx aveva un talento straordinario, una capacità rara di presentarsi di fronte al pubblico ed incantarlo, coinvolgendolo in un originale gioco di non sense e sarcasmo.
"Non vorrei mai fare parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me", tanto per citare una delle sue battute surreali che hanno lasciato interdetti gli spettatori prima di farli sorridere, in particolare al momento dell'esordio dei fratelli Marx che, agli inizi degli anni Venti, collezionavano le monetine lanciate dal pubblico insoddisfatto.
Gli spettacoli di Groucho e dei suoi fratelli hanno, infatti, infranto convenzioni e stereotipi creando un innovatvo genere che in breve tempo ha riscosso un successo mondiale, partendo dai templi dello spettacolo di Broadway.
Nel 1925 The Cocoanuts e tre anni dopo Animal Crackers hanno segnato l'affermazione dei fratelli Marx ed in particolare del carismatico Groucho, un divo eclettico amato dal pubblico e dalla critica.
I fortunatissimi spettacoli volarono quindi dal teatro al cinema ed anche le trasposizioni su pellicola registrarono un enorme successo che proseguì con i film successivi, tra i quali ricordiamo il famosissimo Duck Soup del 1933, presentato al pubblico italiano qualche anno dopo con il titolo La guerra lampo dei fratelli Marx.
La carriera teatrale e cinematografica di Groucho Marx è stata sfavillante, ma non bisogna dimenticare il suo primo amore: la scrittura.
Il suo sogno da bambino era, infatti, quello di diventare autore di libri, sogno rimandato in ragione delle condizioni economiche della famiglia che indussero tutti i fratelli a mettersi all'opera fin dalla tenera età.
Una volta raggiunta la fama come attore comico, Marx poté quindi dedicarsi alla scrittura, registrando alcuni parziali insuccessi compensati dalla felice accoglienza ricevuta dalla sua autobiografia Groucho and me, grazie alla quale possiamo entrare noi tutti in contatto con il geniale talento che si è spento nel 1977.